Tornando ad uno dei fondamentali del nuoto, il gomito alto (che ricordo permette di applicare al punto di appoggio una maggiore forza per avanzare), vi propongo un altro esercizio da fare a secco per comprendere la meccanica del movimento. Ricordo inoltre che è utile per comprendere la fase di “presa” (prima parte della bracciata) di tutti gli stili.
Cosa fare?
Appoggiati ad una sbarra che ti permetta, una volta flesso in avanti, di avere il corpo circa a 90°. Distendi le braccia in avanti tenendole leggermente più larghe delle spalle e appoggia le braccia alla sbarra all’altezza del gomito in modo da permetterti di piegare l’avambraccio. Inizia così a flettere il braccio lentamente. Se senti il gesto “difficile” fai attenzione alle scapole, cerca in quel caso di rilassarle per lasciare che la spalla sia più libera di muoversi in avanti. Effettua poi il movimento con un solo braccio, come se nuotassi a stile libero.
Punti di attenzione:
- l’apertura delle braccia deve essere un po’ di più della larghezza delle spalle (tipo a V);
- quando l’avambraccio si piega in avanti, la sua traiettoria sarà leggermente indirizzata verso l’interno;
- tieni le spalle rilassate, non devi sentire il movimento difficile.