Questa remata, che io chiamo “a pancia in su con braccia in alto”, la trovo molto utile per comprendere il momento della “presa” in acqua nella nuotata a dorso, ovvero il momento successivo all’ingresso l’ingresso del braccio sotto la superficie dell’acqua. Anche nel dorso c’è da ricordare il concetto del “gomito alto” in questa fase della bracciata. Questa remata potrebbe risultare un po’ più complessa rispetto ad altre perché bisogna avere una buona mobilità articolare a livello delle spalle. Ma vediamo ora come si fa. Inizia a nuotare a gambe sul dorso con le braccia in alto, dopo di che le gambe si fermano e si comincia ad effettuare con le braccia un otto rovesciato (un infinito) spingendo con il palmo delle mani verso l’esterno e poi ruotandolo verso l’interno. Dovresti cominciare ad avanzare nella direzione delle braccia. Come potete vedere dal video, all’inizio tengo il volto fuori dalla superficie dell’acqua, le braccia devono comunque stare sotto. Se non doveste riuscirci, potete far sì (come si nota negli ultimi secondi del video) che la testa scenda sotto la superficie in modo da andare a “prendere” l’acqua ondeggiando un po’ con il corpo e aiutandovi con una gambata a delfino finale. Quest’ultima variante aiuta chi ha un po’ più di rigidità articolare, anche se deve metterci insieme la coordinazione per ondulare.
Punti di attenzione:
- a muoversi di più è l’avambraccio, il braccio deve muoversi meno, quindi piega il gomito mentre effettui l’infinito;
- tieni le spalle più rilassate che puoi;
- il polso non si deve piegare.