Parlando di abilità mentali, non si può non aprire una piccola parentesi su un tema centrale dello sport (ma non solo): lo stress.
La necessità di controllare stati d’ansia o di tensione è fondamentale ai fini di una buona performance, poiché essi producono risposte a livello fisiologico, comportamentale e cognitivo in grado di influenzare la prestazione. Ecco perché per prima cosa è importante identificarne fonti e caratteristiche.
Innanzitutto, lo stress può derivare tanto dalle aspettative quanto da incertezze, novità, relazioni, sacrifici a livello fisico e così via; dunque ha a che fare tanto con la nostra percezione degli eventi che con fattori totalmente esterni a noi. È in ogni caso importante lavorare su sé stessi con costanza e attenzione per poter creare la giusta stabilità emotiva che ci permetta di affrontare le nostre gare (di sport e di vita) al meglio delle nostre capacità fisiche.
Alcuni studi (in particolare Diamant, 1991) dimostrano proprio l’importanza della moderazione dell’ansia, rilevando come questi stati emotivi non siano del tutto nocivi se adeguatamente gestiti: possono anzi risultare energizzanti! Diversa invece la questione dello stress, che in generale agisce in modo negativo sull’attenzione, causando un restringimento del focus attentivo; inoltre si lega a doppio filo con il senso di inadeguatezza poiché si sviluppa in uno squilibrio – percepito dal soggetto – tra le richieste ambientali e la capacità di risposta del singolo. Queste “richieste ambientali” possono essere per esempio l’incertezza del risultato ma anche l’importanza del risultato, nonché la competitività, da cui scaturisce la paura, ovvero la sensazione di pericolo percepita nei confronti degli avversari.
Nei prossimi articoli vedremo dunque come imparare a gestire lo stress e gli stati d’ansia per migliorare la nostra performance, che sia nello sport o nel lavoro o nella vita di tutti i giorni!